“Unexpected Beauty”
di Michele Attianese
11 marzo – 22 aprile 2015
Presentazione dei lavori di design di Mario Coppola
“Ci sono frammenti di città felici che continuamente prendono forma e svaniscono, nascoste nelle città infelici”.
Italo Calvino
Intragallery inaugura la mostra Unexpected Beauty, una personale dell’artista Michele Attianese. I dipinti a olio su carta e le ceramiche di Michele Attianese raccontano un mondo di periferia dove accanto alle nostre complesse, monumentali città, le periferie vivono, si animano e si trasformano secondo codici propri, fuori dagli schemi classici e da logiche urbanistiche.
I paesaggi che ne derivano sono diversi. Sembra non ci siano punti focali, elementi di pregio che motivino un sistema viario, un’articolazione spaziale. L’unica logica sembra quella della vita, che nel suo scorrere, affronta diverse esigenze, si appropria di spazi, realizza architetture sospese, anima delle aree. Per poi, magari, passare avanti, abbandonare delle costruzioni per ergerne delle altre, dando forma ad una architettura vivente, che racconta tutte le sfaccettature della vita stessa. Le tipologie architettoniche che ne derivano, mettono a nudo in maniera esplicita e con grande evidenza, gli usi e i costumi di coloro che le abitano, raccontando le loro storie.
Questi frammenti di città sono, a volte, di una bellezza inaspettata ma dirompente, riconoscibile nello scheletro di un edificio incompiuto, o nello squarcio della cortina edilizia che evidenzia una montagna, o nell’insolito colore di una facciata di un edificio. La luce che spesso inonda pienamente questi paesaggi senza interruzioni o coni d’ombra, poi colora, anima, evidenzia ancora altri scorci, regala altre suggestioni.
E ancora, la bellezza è inaspettata perché non convenzionale, perché evocativa di stati d’animo estremi, perché rivela città non città, inesplorate, ma altrettanto portatrici di storie forti, estreme e a volta felici.
Nei lavori di Michele Attianese questi frammenti di città vengono cristallizzati, raccontati con un’eleganza diffusa. Il grigio modulato con sapienza, insieme al bianco e al nero, racconta una nuova bellezza, a volte macchie di colore pongono l’accento su questioni precise. Ogni suo lavoro, evoca una storia, non sempre compiuta ma ricca di sfaccettature. L’atmosfera è nitida, ma contiene qualcosa di rarefatto, una visione che va oltre… che conduce ad un sogno. Il sogno/desiderio dell’artista di rivelare queste inaspettate suggestioni, deponendo sulle sue tele l’anima di questa mutevole poetica nel
suo divenire. E’ la presenza della vita che si avverte, attraverso degli accenni, delle architetture sospese, e delle sapienti ombreggiature. Sembra che diverse, e forti, potenzialità sono ancora possibili.
Ad affiancare i paesaggi architettonici di Attianese verrà presentato in esclusiva l’innovativo design dell’architetto Mario Coppola, prima sua personale sperimentazione dopo una lunga esperienza lavorativa presso lo studio di Zaha Hadid di Londra. Gli oggetti sono realizzati attraverso tecnologie innovative e sostenibili, tra cui la stampa 3D con materiali riciclabili al 100% e la lavorazione di lastre metalliche sottili tagliate con macchine a controllo numerico tramite unrolling di superfici tridimensionali complesse. I prodotti sono direttamente ispirati ai caratteri di continuità, molteplicità, dinamismo e leggerezza del mondo contemporaneo e propongono un design ecologico ispirato alla forma e al cinematismo del corpo umano e delle strutture naturali. La produzione è interamente Made in Italy e si basa sulla sinergia tra tecnologie innovative e l’esperienza dei migliori artigiani napoletani, molti dei quali residenti e operanti nella terra dei fuochi, custodi di una manualità d’eccezione. In questo modo si ottiene una produzione ibrida, in cui il processo industriale si sposa con l’artigianato dando vita a prodotti unici e imperfetti come gli organismi viventi.
Per contrasto, la bellezza qui non è inaspettata ma sapientemente ricercata e rivelata, attraverso una contaminazione delle forme tradizionali che getta un ponte tra lo spazio della casa e l’ambiente naturale.
L’intero lavoro sarà presentato in una pubblicazione, arricchita da un testo critico sulla periferia, dal punto di vista architettonico, redatto dal gruppo G124 costituito da un team di architetti, coordinati dall’architetto internazionale Renzo Piano.
La mostra verrà presentata parallelamente, con lavori diversi, anche a Milano, in corrispondenza temporale del MIA, del Miart, e durante la Design Week, presso