IPSUMQUE
di Michele Iodice
La galleria delle arti contemporanee Intragallery, con Pensieroverde, è lieta di presentare in anteprima, ed esclusiva, Ipsumque, progetto di design di Miche Iodice.
La sorpresa del progetto è racchiusa nel nome latino che lo identifica.
Ipsumque che letteralmente in italiano vuol dire la stessa cosa fa riferimento alla versatilità dell’oggetto che è contemporaneamente manufatto di uso quotidiano e opera d’arte.
Iodice presenta una serie limitata di vassoi in plexiglas finemente disegnati, un progetto tra il concettuale e il decorativo in cui racchiude tutta la bellezza e il fascino delle sue opere.
Codognato dice di Iodice: “La stratificazione storica e culturale di Napoli al contrario di quella geologica non avviene per moti orizzontali, per quanto discontinui, ma piuttosto attraverso contaminazioni e trasparenze reciproche e il riciclo di modelli che dall’antichità alla contemporaneità si adattano ingegnosamente e fluidamente agli stimoli e alle esigenze della vita quotidiana. Incarnando questo spirito geniale, le creazioni di Michele Iodice attraversano i secoli, gli stili, le suggestioni e le intuizioni che le hanno prodotte”.
Questa definizione sposa alla perfezione Ipsumque, in quanto, Iodice ci presenta un oggetto della vita quotidiana ma con un grande valore intrinseco, il vassoio è un oggetto legato nell’antichità a usi rituali e religiosi, diventato solo nel ‘700 un articolo di moda e successivamente di design.
Un oggetto che nel suo essere racchiude innumerevoli anime.
Per i latini il Satura lanx (vassoio) indica il piatto misto di primizie della terra destinate agli dèi, la sacralità dell’oggetto era legata alla sacralità del contenuto.
Iodice, in questo progetto esclusivo, propone l’evoluzione dell’uso del manufatto legandolo alla bellezza del tratto e alla modernità del materiale, va oltre la sua funzione “contenitiva” creando un oggetto esclusivo.
Breve Bio
Michele Iodice nasce nel 1956 a Napoli, dove vive e lavora. Autore di numerosi interventi, allestimenti, installazioni e decorazioni in situ: il luogo è rivissuto, dall’artista come uno spazio da interpretare e del quale proporre una significativa trasformazione, non come un contenitore di cose create altrove. Ha realizzato anche scenografie teatrali, impianti per feste, oggetti di design, con grande profusione inventiva ed una voluta alternanza fra la grande opera e il piccolo oggetto, tra il concettuale e il decorativo: affiora in lui un impulso rinascimentale riproposto in una sintesi moderna.
Selezione collettive / installazioni / opere / personali / scenografie
In corso 2017 – ooparts / out of place artifacts / Reperti impossibili. Personale Giardino delle fontane, Museo Archeologico Nazionale di Napoli
2016 – ooparts / out of place artifacts / Reperti impossibili. Personale Centro Caprense Ignazio Cerio, Capri
2010 – “Ritorno al barocco” da Caravaggio a Vanvitelli. Installazione Museo Duca di Martina Villa Floridiana, Mibac, Polo museale della città di Napoli, Napoli
2001 – Mediterraneo. Installazione Castel Sant’Elmo, Napoli
2000 – Giubili e Santi d’argento. Installazione Museo di Capodimonte, Napoli
1996 – Lacrime e sangue. Scultura Galleria del Serpente, Roma
1992 – Natività. Installazione Chiesa di San Gregorio Armeno, Napoli